Pubblicato il: 10 giugno 2014

Archiviato il: 02 agosto 2014

 

Il Beato Transito di Sant'Antonio

 

Quest’anno la Confraternita di Sant’Antonio di Padova celebrerà il Beato Transito del Santo alle ore 23.00 del 12 giugno. La meditazione e la preghiera in onore del Santo inizieranno nel largo
denominato “Chiesa Vecchia”, nei pressi della facciata
di mezzogiorno del Duomo.

 

Il Sacro transito è una delle ricorrenze più importanti, che contraddistingue la vigilia della festa liturgica del Santo patavino: con esso, si commemora il ritorno alla Casa del Padre del Santo lusitano avvenuto la sera del 13 giugno 1231.

 

Si riporta di seguito il testo riportato nella «Vita Prima», biografia del santo scritta da un confratello suo contemporaneo nel 1232.

 

«Trovandosi il Servo di Dio, Antonio nel luogo detto Arcella con i frati, la mano del Signore si aggravò su di lui, e il male crescendo con molta violenza suscitava molta ansietà. Dopo un breve riposo, fatta la confessione e parimenti ricevuta l’assoluzione, cominciò a cantare l’inno della gloriosa Vergine e a dire: O gloriosa tra le vergini […]. Recitato l’inno, alzò come soleva gli occhi al cielo e con lo sguardo fisso mirava a lungo dinanzi a sé. Chiedendogli il frate che lo sorreggeva che cosa vedesse, rispose: “Vedo il mio Signore”. I frati presenti, accorgendosi che s’avvicinava la sua fine fortunata, decisero di ungere il Santo con l’Olio della Sacra Unzione. Essendosi avvicinato un frate portandogli come d’uso la sacra Unzione, il beato Antonio lo guardò e disse: “Non è necessario, o fratello, che ciò tu mi faccia: ho già questa unzione dentro di me. Tuttavia è cosa buona per me e molto mi piace”. Poi, aperte le mani e giunte le palme, insieme ai frati cantò per intero i Salmi penitenziali. Si sostenne ancora mezz’ora e poi quell’anima santissima, liberata dal carcere della carne, fu assorbita nell’abisso della luce […]. Mentre dunque i frati con ogni diligenza e cautela cercavano di tenere nascosto agli estranei, agli amici e ai conoscenti il felice transito di lui, per non dovere subire il gran concorso delle folle, ecco fanciulli a frotte percorrere la città gridando: “E’ morto il Padre Santo! E’ morto sant’Antonio!”».