Pubblicato il: 06 agosto 2014

Archiviato il: 04 ottobre 2014

 

Molfetta-Zagarolo, parte l’iniziativa «Nell'anno della fede aiutiamo il prossimo»

 

«Nell’anno della fede aiutiamo il prossimo». È questa la nuova iniziativa che caratterizzerà le attività caritative del gemellaggio tra le Confraternite di sant’Antonio della città di Molfetta e Zagarolo, un impegno già assunto ufficialmente lo scorso 25 maggio a Zagarolo e suggellato il 27 luglio 2014 a Molfetta.

Il ritrovarsi è stato per le due delegazioni motivo non solo di giubilo, come tra vecchi amici che, nonostante le distanze, condividono attività e intenti comunitarie pastorali, ma anche occasione per impiantare le basi per le attività dei prossimi anni.

Nel Consiglio congiunto i due Sodalizi hanno deciso di finanziare due progetti a Molfetta, la cui urgente impellenza non consentiva altri indugi: da un lato l’UNITALSI, che necessita di aiuto economico per finanziare le famiglie dei ragazzi disabili che partecipano ai pellegrinaggi nazionali organizzati dalla stessa associazione, dall’altro la Croce Rossa che istituirà a breve alcuni presidi per il primo soccorso pediatrico e, perciò, ha bisogno non solo di personale qualificato, ma soprattutto della strumentazione specifica.

Per questo motivo, le due Confraternite antoniane si sono impegnate a elargire un contributo per i due progetti, con la promessa di ritrovarsi il prossimo anno a Zagarolo e finanziare altre iniziative di sostegno economico per enti assistenziali o associazioni zagarolesi.

L’inizio di questa nuova attività ha chiuso, dunque, la precedente iniziativa «Aiuta un amico», che prevedeva la costruzione del pavimento della Cappella di Mallawagdara nello Sri Lanka. Allo stesso tempo, le due Confraternite, già lo scorso hanno, avevano deciso di accogliere la richiesta di suor Pushpia Antony per la realizzazione di un muro di contenimento funzionale a impedire che l’acqua possa allagare i locali adibiti a scuola e a refettori in caso di copiose precipitazioni.

Senza dubbio, la nuova attività consentirà ancora una volta di testimoniare il messaggio evangelico del Santo titolare che, particolarmente innamorato dei poveri, profumava di popolo, ricordando che, come sottolinea Papa Francesco, i poveri sono la carne di Cristo.