Pubblicato il: 17 dicembre 2016

Archiviato il: 05 febbraio 2017

«Miserum rigans cor», la nuova iniziativa gemellata con Zagarolo

 


L’attività caritativa, figlia del gemellaggio con la Confraternita di Zagarolo, si rinnova di anno in anno. E anche per il prossimo biennio 2016/2017 le Confraternite molfettese e zagarolose saranno impegnate in un nuovo progetto, nato ai piedi dell’Arca di Sant’Antonio durante il Giubileo Antoniano della Misericordia dello scorso 24 e 25 settembre 2016. Un incontro che, a quasi 15 anni dalla firma del gemellaggio, è stato occasione non solo di rievocazione di quei momenti, ma anche di rafforzamento del legame affettivo e spirituale che lega i due Sodalizi.

 

«Miserum rigans cor», è questo il nome del nuovo progetto (il cui significato è il seguente: la misericordia che irrìga il misero cuore), scelto di comune accordo tra le due amministrazioni antoniane e desunto da un versetto dei Sermones di Sant’Antonio, che fa riferimento proprio alla misericordia (denominazione scelta per il Giubileo della Misericordia) e che prende il post del precedente progetto caritativo “Nell’anno della fede aiutiamo il prossimo”.

 

Secondo quanto deciso nel Consiglio di Amministrazione congiunto che, come detto, si è svolto a Padova, i contributi (750€ per ogni Sodalizio) economici per l’anno 2016 saranno indirizzati alla campagna diocesana e molfettese di sensibilizzazione e di raccolta fondi “Help for Felice” (appoggiata anche dalla Diocesi di Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi).

 

Felice è un bambino terlizzese di quasi due mesi affetto sin dalla nascita da Epidermolisi Bollosa, una rara malattia degenerativa che colpisce spesso i neonati, producendo sulla pelle ferite difficilissime da rimarginare, che condizionano radicalmente l’esistenza dei cosiddetti “bambini farfalla”, condannandoli a una vita di sofferenze. I genitori del bimbo, da metà settembre, hanno lanciato online una campagna di raccolta fondi per cercare di racimolare le risorse economiche necessarie a sostenere una costosissima cura in un centro medico negli Stati Uniti. Una delle speranze di guarigione per Felice è infatti legata a doppio filo all’applicazione di un protocollo sperimentale di cura, che tuttavia ha un costo di un milione e cinquecentomila euro circa. Numerose sono le donazioni ad oggi pervenute, ma non ancora sufficienti.

 

Dunque, in una fraterna comunione di intenti, i due Sodalizi hanno deciso di impegnarsi nel finanziare, secondo le proprie possibilità, questa campagna di raccolta fondi per l’anno 2016. Nel 2017, invece, i contributi saranno stanziati per Zagarolo, secondo le indicazioni della Confraternita del posto.