Pubblicato il: 10 aprile 2017

Archiviato il: 22 agosto 2017

Un sogno che diventa realtà

 


Carissimi, stiamo per organizzare un evento giubilare in cui sogno un calendario celebrativo che segni la forza di marcare, senza l’enfasi della vanagloria, la passione di tutti i sodali che hanno creduto al valore pastorale e culturale di questa straordinaria manifestazione. Il sogno non è l’opposto della realtà, ma deve trovare il giusto equilibrio tra il desiderio e la sua difficile realizzazione. Ora siamo chiamati alla concretizzazione di questo evento e la tensione organizzativa non deve inficiare la difficile realtà che comporta la fase preparatoria che è, come sempre, un tempo per riflettere, ma, soprattutto, un tempo per fare memoria.

 

Non è facile spiegare una storia lunga 25 anni e, come in questo periodo, molti episodi hanno caratterizzato gli spazi organizzativi e il nostro impegno. Però, voglio esprimere il valore e la costanza votiva di ognuno di noi che, a vario titolo, ha contribuito a dare alla manifestazione la giusta dimensione di religiosità popolare, tanto da essere ormai un appuntamento atteso da molti cittadini e fedeli della Città di Molfetta nel periodo della Quaresima.

 

Infatti, come ben sappiamo, la nostra Sacra Rappresentazione non è uno spettacolo, ma un cammino da fare nella fede del Dio della Storia che dona Suo Figlio Gesù per redimerci dal peccato con la sua passione, morte e resurrezione. Per questo, siamo chiamati a entrare in silenzio in questo progetto giubilare per far spazio ai veri sentimenti che ci spingono a essere cristiani credibili e coerenti in tutto ciò che facciamo.

 

In questo tipo di manifestazione, è facile cedere al sentimentalismo e alla superficiale abitudine di considerare questo pio esercizio come caduco rito annuale che si affaccia puntualmente in Quaresima. È facile cadere nell’errore di considerarlo un appuntamento come tanti altri. Dunque, è importante avvicinarsi alla preparazione con rinnovato spirito di fede, in modo da andare incontro alla Passione di Gesù e assolvere ai principi ispiratori di questo progetto: formazione e adesione al tempo quaresimale, spiritualizzazione della Settimana Santa, riflessione sul mistero della Passione di Gesù. Solo con queste premesse, non disperderemo le strategie organizzative in aspetti che mirano essenzialmente a fare della manifestazione un evento folcloristico. Dobbiamo allineare i nostri cuori e le nostre menti alla preziosità del messaggio evangelico che sprigiona dalla Passione di Gesù. E non manchi mai la preghiera, vera luce portante che può trasformare i sogni in realtà.

 

Nicola Giovine (Priore)