Pubblicato il: 10 aprile 2017

Archiviato il: 22 agosto 2017

Una riflessione ad alta voce

 

La Sacra Rappresentazione della Passione e Morte di Gesù Cristo viene vissuto dai Confratelli come un momento egualmente importante rispetto alla Tredicina di Sant’Antonio. La Sacra Rappresentazione ha, tra le sue principali finalità, quella di offrire alla città, che partecipa numerosa, una riflessione raccolta sui momenti più salienti degli ultimi giorni di vita del verbo fatto carne nel grembo della Vergine Maria.

 

Nella Sacra Rappresentazione si vuole raccontare come Dio, nel suo amore verso l’umanità, non ha mai rallentato la sua tenerezza verso l’uomo fragile e peccatore creato a Sua immagine e somiglianza. Sembra che due forze contendono tra loro la vittoria. Da una parte la fragilità e la caparbietà dell’uomo nel voler sganciarsi da ogni regola morale per migliorare se stesso e dall’altra parte la volontà e la tenacia della tenerezza di Dio che vuole a tutti i costi non fargli perdere la sua fisonomia originaria di essere culmine e vertice di tutto il creato. L’amore di Dio per l’uomo non si risparmia per niente fino ad offrire la Sua vita per la sua salvezza e restituirgli la sua potenzialità e creatività originaria.

 

L’iniziativa della Rap-presentazione non è sponsorizzata da nessun ente pubblico o privato, ma coinvolge una cinquantina di persone tra Confratelli e Consorelle che, per un mese, prima della Pasqua, ogni sera si sottopongono al sacrificio delle prove per offrire alla città una riflessione ad alta voce con scene, parole e musica sul mistero più importante della nostra Fede cristiana.

 

Il lenzuolo bianco nel quale è avvolto Gesù diventa il vestito di nozze della nuova creatura». La pesante pietra posata all’ingresso del sepolcro tra poco sarà scaraventata dal Risorto e il mondo vecchio fatiscente e soffocante, tenuto prigioniero dalla pietra tombale, lascerà il posto ad un mondo nuovo fatto di luce, amore, libertà e pace.

 

don Nicola Azzollini (Assistente spirituale ed. VI - XIX)