Pubblicato il: 24 marzo 2018

Archiviato il: 29 aprile 2018

Priore, «spronare tutti ad una partecipazione attiva e motivata»

 


«Una relazione morale che serva a mettere in rilievo il cammino della Confraternita, ma altresì a rimarcare ancora una volta e con fermezza che il nostro Sodalizio è prima di tutto una associazione di credenti nella Fede in Dio, seppure sotto la protezione di Sant’Antonio». Con queste parole è iniziata la relazione per l’anno confraternale 2017 presentata dal Priore, Nicola Giovine, all’Assemblea dei Confratelli.

 

Primo intento del Priore è stato quello di «spronare tutti ad una partecipazione attiva e motivata a tutte le nostre attività» perché le varie iniziative «non sono fine a se stesse, ma hanno il carisma della carità fraterna»: per questo, tutte le attività realizzate devono essere un forte incentivo al rafforzamento dei vincoli fraterni tra i sodali. Anzi, il Priore ha voluto anche incoraggiare i Confratelli ad essere «perseveranti nella testimonianza di Fede» e a manifestare, in modo consapevole, concreto e coerente, l’appartenenza alla Confraternita.

 

Il Priore ha poi ricordato alcune iniziative del Sodalizio, a partire dalla visita agli ammalati a inizio anno 2017 (impegno condiviso anche con il Priore uscente, Sergio Pignatelli) e «in quella occasione abbiamo avuto la gioia di condividere l’esperienza con il nostro Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, che volle di sua spontanea volontà essere presente». Subito dopo la Festa della Lingua 2017 (con la partecipazione di Fra Donato Sardella, ministro provinciale dei Frati Minori, che, nella consueta conferenza di preparazione, ha approfondito le modalità con cui Sant’Antonio ha insegnato, spiegato e diffuso la Parola di Dio), non poteva mancare l’importante passaggio sulle attività svolte per il 25° anniversario della Sacra Rappresentazione.

 

«In questa celebrazione abbiamo investito le migliori risorse umane ed economiche a disposizione del Sodalizio realizzando un programma mirato a mettere in evidenza il traguardo raggiunto - ha evidenziato il Priore -. Già nel messaggio inaugurale di questa Amministrazione esprimevo il sogno di organizzare un calendario celebrativo che avesse la forza di marcare, seppure senza l’enfasi della vana gloria, la passione che tutti noi abbiamo per questa straordinaria manifestazione. Appunto perché straordinaria, oltre al concerto della polifonica Binetti, abbiamo voluto una conferenza tenutasi presso il Museo Diocesano che ha fatto da preludio della mostra allestita nella Sala dei Templari. Il tutto si è concluso con la pubblicazione dell’opuscolo dal titolo: “Un punto di arrivo e di partenza”».

 

Ancora una volta, come ha sottolineato il Priore, la Tredicina e la Festa solenne in onore del Santo Patavino hanno registrato una buona partecipazione di fedeli e devoti «che testimoniano ancora una volta l’attaccamento e la devozione dei nostri concittadini al Santo taumaturgo». «Siamo i custodi di questo culto di devozione nella nostra città e per questo dobbiamo impegnarci a testimoniare ancora di più il carisma di questo Santo che è innanzitutto simbolo di aiuto ai poveri e ai bisognosi - ha aggiunto il Priore - Partendo da questa dimensione dobbiamo sforzarci di collaborare tutti all’incremento delle Cassa Pane di Sant’Antonio che ha lo scopo di aiutare gli indigenti che “bussano” alla porta della nostra Confraternita».

 

Nell’Assemblea dei Confratelli, il Priore ha comunicato l’acquisto del locale per il ricovero del materiale e le suppellettili della Sacra Rappresentazione, un «obiettivo comune» raggiunto grazie all’impegno fattivo dell’Amministrazione nel 2017 (acquisto finanziato con le sole risorse del Sodalizio). Dopo aver presentato altre attività e iniziative confraternali, e prima di concludere, Nicola Giovine si è soffermato sull’evento che caratterizzerà il primo semestre del 2017: il 25° anniversario della morte del Servo di Dio Antonio Bello (annoverato come Confratello Onorario del Sodalizio) e l’arrivo del Papa a Molfetta, proprio per questa occasione.