Pubblicato il: 17 febbraio 2018

Archiviato il: 24 marzo 2018

Si Quearis febbraio: indulgenze confraternali e opere di misericordia

 


Con il numero di febbraio, il Si Quaeris continua a raccontare il rapporto tra il Servo di Dio don Tonino Bello e la Confraternita di Sant’Antonio. In particolare, in questo numero il Confratello Sergio Pignatelli si sofferma sulla concessione dell’indulgenza plenaria da parte di don Tonino, allora Vescovo, a tutti i Confratelli nel giorno della loro ammissione (secondo le condizioni dettate dalla Chiesa Cattolica).

 

«Sul finire degli anni ’80, periodo di forte rinnovamento dell’appartenenza confraternale, gli aderenti al nostro Sodalizio sentirono la forte esigenza di abbinare alle loro attività liturgico-devozionali delle pie pratiche mirate alla remissione della pena temporale. Questa esigenza trovò ben presto terreno fertile presso il presule Antonio Bello che rimise nelle mani del priore pro-tempore, Domenico Pasculli, un atto, tuttora vigente e tuttora consultabile nella rettoria di Sant’Andrea, in cui annunciava con piena gioia che la Sacra Penitenzeria Apostolica, accogliendo le suppliche dello stesso pastore, con rescritto del 3 dicembre 1988, concedeva a tutti i confratelli della Venerabile Confraternita di Sant’Antonio di Padova della città di Molfetta l’indulgenza plenaria nel giorno della loro ammissione al Sodalizio qualora questi ultimi esprimessero o rinnovassero, in forma pubblica o privata, il proposito di osservare gli statuti confraternali - scrive Sergio Pignatelli -. La concessione dell’indulgenza plenaria, lucrabile attraverso le consuete condizioni dettate dalla Chiesa Cattolica (confessione sacramentale, comunione eucaristica, preghiera secondo le intenzioni del sommo pontefice) fu estesa anche a tutti i fedeli che nel giorno della festa liturgica del santo patavino (13 giugno) visitassero la chiesa ove ha sede il sodalizio e recitassero il Padre Nostro e il Credo».

 

Domenico Pasculli, invece, descrive con sagacia diaristica la realizzazione del presepe confraternale da parte di alcuni Confratelli, che, come di consueto, rappresenta, durante il periodo di Avvento, un luogo di preghiera e meditazione per il Sodalizio.

 

Il Si Quaeris si chiude con il secondo intervento di don Nicola Abbattista sul rapporto tra opere di Misericordia e Confraternita, soffermandosi, in questo numero, sull’opera “insegnare agli ignoranti”.

 

Il Si Quaeris può essere ritirato nella Chiesa di Sant'Andrea, sede della Confraternita, o scaricato in pdf.