Pubblicato il: 09 giugno 2018

Archiviato il: 07 luglio 2018

Tredicina 2018: il messaggio del Priore

 

 

Carissimi sodali e devoti tutti, con l’avvento della primavera i gigli fioriscono: fioriscono perché il loro bianco candore e la loro purezza ci consentono di ricordare che siamo prossimi alla solennità di Sant’Antonio di Padova. Antonio di Padova, Santo e interlocutore con Dio, profuma proprio come i gigli. La nostra speranza di salvezza passa attraverso la sua intercessione presso Gesù, fonte di celeste misericordia.

 

In questa solenne Tredicina, in cui rifletteremo sull’esortazione apostolica di Papa Francesco, Gaudete et Exsultate, cercheremo di assimilare i preziosi suggerimenti verso la chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. Consapevoli dei rischi che corriamo, ma, soprattutto, gioiosi per questo periodo di grazia, avremo l’opportunità di seguire l’esempio della santità di Antonio di Padova.

 

Pertanto, rallegriamoci fratelli ed esultiamo, per questo dono perpetuo che riceviamo gratuitamente.

 

I piccoli gesti che facciamo ogni giorno, accompagnati dalla preghiera, ci aiutano a colmare le molteplici sofferenze della vita terrena.

 

L’accoglienza e il pane votivo siano strumenti di condivisione che sappiano indicarci il fratello della porta accanto da abbracciare nel segno della convivialità delle differenze, tanto care al nostro confratello don Tonino Bello. Chiediamo al Santo taumaturgo di farci scorgere, oltre l’orizzonte, Gesù Cristo e il suo Vangelo dove attingere la via della Santità.

 

Buona Festività di Sant’Antonio di Padova 2018.

 

Nicola Giovine