Pubblicato il: 28 febbraio 2020

Archiviato il: 9 novembre 2020

Giovine, tre anni di impegno costante e di crescita

 

 

Avere a cuore le sorti della confraternita è il compito principale di ogni amministrazione che accetta nel giuramento del mandato, la fedeltà alla chiesa e ai principi fondamentali del sodalizio.

 

Ogni amministrazione con quest’atto è chiamata ad elaborare strategie e programmi per animare e per confortare la crescita dei confratelli nei valori confraternali.

 

La nostra amministrazione in questo compito, si è fatta guidare dai principi costituzionali del sodalizio, esercitando con perseveranza i programmi e le attività necessarie al sostentamento delle finalità confraternali.

 

Tre anni d’impegno costante per favorire la crescita spirituale e culturale, ma, soprattutto, il dovere di predisporre programmi mirati a incrementare la partecipazione dei confratelli alle attività confraternali. Su questo ultima affermazione voglio esprimere alcune preoccupazioni.

 

In questi tre anni abbiamo messo in campo ogni energia per risolvere le difficoltà che attanagliano lo svolgimento delle attività, per la scarsa partecipazione degli aderenti e, in particolare, di molti confratelli ordinari alla vita associativa del sodalizio.

 

Personalmente e col cuore in mano, mi rivolgo a voi perché è necessario che ognuno esorti alla partecipazione i confratelli.

 

Devo ancora rimarcare la necessità di far comprendere l’importanza dell’appartenenza alla Confraternita specialmente nei momenti rilevanti di condivisione e partecipazione. La Confraternita è essenzialmente una comunità di credenti che si manifesta nella fede alla parola di Dio e nella comunione tra tutti gli iscritti.

 

Con certezza faccio rilevare che molti confratelli mancano sistematicamente alla messa domenicale di fine mese e con rammarico devo constatare che durante la Tredicina, il momento più importane del sodalizio, si assiste a una scarsa presenza dei sodali. Anche i momenti di incontri di formazione tenuti dal nostro padre spirituale e da relatori vari sono disattesi.

 

Certamente, ci saranno motivazioni valide, dovute al lavoro, a problemi famigliari e quant’altro che possono ostacolare oggettivamente la presenza, ma una seria riflessione su questo tema può aiutare a rivedere e risolvere in termini positivi questo problema.

 

Penso di non sbagliare nel pensare che molti iscritti, forse non hanno recepito il significato dell’essere confratello che non è una mera adesione formale, ma un impegno coscienzioso verso la Confraternita che può essere risolto anche con la comunicazione di non poter partecipare alla chiamata, questo può essere un segno di interessamento e di partecipazione.

 

Con questo non voglio toccare la sensibilità di nessuno ma come priore, confratello e soprattutto per il bene comune che è la confraternita mi sento di dire a ciascun confratello.

 

Queste problematiche non ha ridimensionato il nostro lavoro: anzi sostenuti dalla fede e facendo tesoro della santità di Antonio ci siamo spinti ad elaborare idee e progetti per sostenere la confraternita nelle sue prerogative.

 

Dicevo tre anni di intenso lavoro e di attività significative che oltre a mettere in pratica i programmi pastorali annuali si è celebrato l’evento importane del 25 esimo della sacra rappresentazione dove si sono verificati momenti che hanno coinvolto molti di noi.

 

Questa manifestazione ha dato risonanza nella Diocesi e nella Città con molte attività disegnate e preparate per celebrare adeguatamente l’evento. Molti commentatori hanno comunicato la notizia del evento sui loro social e questo ci ha molto gratificato.

 

Il mio augurio e che la Sacra Rappresentazione, possa essere incrementata sul valore spirituale e culturale.

 

Un’altra iniziativa di carattere economico ha messo a dura prova la tenuta finanziaria del sodalizio ed e stato l’acquisto dell’immobile di vicolo primo Sigismondo.

 

Questa operazione è stata programmata e autorizzata dalle assemblee per supportare l’aspetto logistico e organizzativo della sacra rappresentazione. In questa azione siamo stati aiutati da don Nicola Azzolini che per noi e un padre buono sempre attento alle nostre esigenze. Per questo motivi vi invito di pregare per la sua salute.

 

L’acquisizione di questo locale ci consente di non andare più girovagando da un sito all’altro per la custodia delle nostre suppellettili. Inoltre, abbiamo continuato le attività con la confraternita gemellata di Zagarolo e in questo ultimo periodo si è avviato la programmazione per le celebrazioni del ventennale del gemellaggio.

 

Voglio menzionare a tutti voi il significativo momento della dedicazione del nostro oratorio al confratello onorario don Tonino Bello Vescovo: è stato un giorno per noi memorabile anche per la presenza del vescovo diocesano Domenico Cornacchia che ha benedetto la targa marmoria dedicata a don Tonino.

 

L’aspetto culturale non è stato trascurato, in primis il sostegno al giornale interno “Si Quaeris” che interrottamente ha pubblicato mensilmente notizie e contenuti organizzativi del sodalizio. Questo strumento prezioso di comunicazione deve necessariamente essere sostenuto nella lettura come pure nella critica costruttiva per renderlo vivo nel corpo confraternale.

 

Devo ringraziare il nostro Confratello onorario sig. Gaetano Amato che con tanta generosità fornisce la stampa e altro materiale tipografico, occorrente per le attività confraternali, senza alcun onere per la confraternita.

 

Si dice che il futuro è in mano ai Giovani. La dimensione giovanile è la speranza per le sorti future della confraternita. Le attività teatrali portate avanti da un gruppo di appartenenti giovani sono state adeguatamente supportate nella logistica organizzativa. Questo tipo di attività e la lotteria natalizia oltre a sostenere la partecipazione, danno anche un significativo contributo economico al bilancio annuale.

 

Nel campo istituzionale recentemente è stato emanato dall’Ordinario Diocesano il nuovo statuto che abroga quello emanato dal vescovo mons. Luigi Martella. Sarà compito della prossima amministrazione elaborare entro sei mesi il nuovo regolamento cosi come evidenziato nel decreto vescovile del 24 novembre 2019.

 

Nel nostro lavoro programmatico non sono mancati gli aiuti significativi che ci hanno aiutato a conseguire i programmi e le iniziative previsti nei programmi annuali.

 

Innanzitutto voglio ringraziare i confratelli che hanno fatto con noi, questo cammino prestando l’aiuto essenziale per il raggiungimento degli obbiettivi; i collaboratori che non si sono tirati indietro al momento del bisogno tenendo fede agli impegni assegnati all’inizio del mandato amministrativo. In particolare voglio ringraziare il sacrista Luigi Bisceglia e le Zelatrici per il costante sostegno del servizio liturgico nella chiesa.

 

Ringrazio tutti gli organi istituzionali della confraternita.

 

Sono vicino alla Cassa Pane di Sant’Antonio che ha condiviso con noi le problematiche della solidarietà e l’aiuto ai bisognosi. Nell’azione caritativa tanto si è fatto ma molto resta ancora da fare. In particolare sostenere economicamente e in modo collaborativo nelle esigenze di solidarietà l’opera della Cassa. Un grande abbraccio al segretario per la costanza a seguire i passi della amministrazione e all’Economo per noi una garanzia importante per l’economia confraternale.

 

Molta gratitudine voglio manifestare ai componenti dell’amministrazione, sapevo delle difficoltà che avrebbero avuto nel assumere questo incarico in particola gli impegni legati al lavoro e alla famiglia nonostante questo nelle loro disponibilità non hanno fatto mancare l’apporto necessario alla amministrazione. Ringrazio don Vito per il sostegno spirituale cha da alla nostra confraternita, deve essere un punto di riferimento nella vita associativa. Da questa dimensione devono partire tutte le opere e iniziative della confraternita.