Pubblicato il: 06 maggio 2025

Maria: la Prima Testimone della Resurrezione

di Lidia Povia

 

Nello scenario della Passione di Cristo, la figura della Vergine Maria sembra quasi alienarsi dopo la morte di Gesù in Croce.

 

Madre e discepola attenta e silenziosa, Ella segue il Figlio lungo il percorso di tribolazione che lo conduce al Golgota, accompagnata dalle donne che diventeranno ufficialmente le annunciatrici della Resurrezione. Maria, impotente, subisce da spettatrice lo strazio delle torture e l’agonia del Crocifisso.

 

Sant’Antonio di Padova, nei suoi Sermones sulla Pasqua, focalizza l’attenzione sulla madre di Cristo in una visione assolutamente unica, curiosa e, se vogliamo, anche verosimile, perché risponderebbe perfettamente alla domanda che probabilmente qualcuno si sarà posto: “Dov’è Maria e cosa fa dopo la morte e la sepoltura di Gesù?”.

 

Nel lasso di tempo che separa il Venerdì della Passione dalla Domenica, nessuno dei Vangeli fa riferimento alla Vergine Maria, e nessuno degli evangelisti racconta i suoi pensieri o il suo dolore. Tuttavia, sappiamo che nel gruppo delle pie donne che si recano al sepolcro e lo trovano aperto, non è presente la madre di Cristo.

 

Antonio di Padova immagina la Madonna rimanere in una silenziosa e paziente attesa del compimento della promessa divina. Ella crede fermamente nel disegno di Dio e non ha dubbi sul mistero della Resurrezione: sa che rivedrà suo Figlio vivo. Rappresenta, dunque, l’emblema della fede e incarna il modello della donna credente che, pur immersa nell’irrazionalità di un dolore inconsolabile di madre privata del proprio figlio, continua ad avere fede e si abbandona completamente alla fiducia nel Signore. Antonio scrive: “La Vergine Maria, dopo che suo Figlio Gesù fu deposto nel sepolcro, mai se ne allontanò, come affermano alcuni, ma restò sempre lì a vegliare in lacrime, finché per prima lo vide risorgere.”.

 

Colei che aveva accolto nel suo grembo il Verbo di Dio, non poteva non raccogliere per prima la gioia della Resurrezione. Maria, donna e madre dalla fede incrollabile come una fortezza inespugnabile, merita di essere la prima testimone della Resurrezione. Rappresenta il modello perfetto di speranza: quella speranza la cui luce continua a illuminare la fede anche quando tutto sembra perduto. Lei, donna apparentemente come tante altre, speciale come poche, unica come solo Lei poteva e sapeva essere, con il suo accogliere la volontà di Dio e offrire sé stessa senza sottrarsi alla sofferenza, ci esorta a mantenere viva la fiamma della fede anche nei momenti di disperazione, e a trasformare quel dolore in amore e speranza, da donare a nostra volta a chi soffre. Ci insegna a offrirci con umiltà e sacrificio, come lei sotto la Croce, per diventare strumenti di speranza e conforto per chi ne ha bisogno. Proprio come recita un noto canto liturgico: “Offri la vita tua come Maria ai piedi della Croce.”.